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Vita da bohème (La vie de bohème) FRA | ITA | SWE | FIN 1992

Regia: Aki Kaurismäki

Con:

Jean-Pierre Léaud, Matti Pellonpaa, Evelyne Didi, André Wilms, Kari Vaananen



Marcel Marx, un povero scrittore che vive di stenti a Parigi, viene sfrattato per morosità. Nell'appartamento subentra il musicista Schaunard, mentre Marcel beffa il padrone di casa, non pagandogli i due mesi arretrati, e poi va a mangiare al ristorante, dove accetta di dividere col suo vicino di tavolo una trota a due teste. I due si trovano subito simpatici e il pittore Rodolfo, profugo albanese, anch'egli povero, confessa al suo nuovo amico di non sapere dove andare a trascorrere la notte. Marcel allora lo conduce in quella che era la sua casa, dove Schaunard sta componendo una rumorosa musica ultramoderna. Per merito di Rodolfo, Marcel e Schaunard superano le prime difficoltà e i tre diventano amici. Intanto il pittore, che ricorre a vari espedienti per comprare i colori, una sera trova una donna addormentata sul pianerottolo davanti alla sua porta: è Mimì, che aspetta un'amica finita in prigione. Mosso a pietà, Rodolfo le offre ospitalità, andandosene a dormire altrove col suo cane Baudelaire, perché dichiara che la ragazza è troppo graziosa per dormire al suo fianco. Al mattino, la donna se ne va, lasciando un biglietto di ringraziamento. Frattanto, un magnate della stampa vuole affidare la direzione del suo giornale a Marcel ma questi non ha un vestito decente per presentarsi. Improvvisamente giunge in casa di Rodolfo un industriale dello zucchero, Blancheron, per farsi fare il ritratto. Allora il pittore con una scusa gli fa togliere la giacca, Marcel la indossa subito per recarsi al suo appuntamento d'affari e torna in tempo a casa per restituirla. Successivamente Rodolfo incontra Mimì andando a comprare le sigarette nella tabaccheria dove lei lavora: l'accompagna a casa, ma, sbagliando direzione, arriva davanti alla propria abitazione, la fa entrare, offrendole poi un brodino, in cui mette anche l'osso rubato al cane. Quella sera i due diventano amanti. Al mattino il pittore, portato il quadro a Blancheron, che lo paga, si compra qualche indumento e un portafogli in cui mette il denaro. Sul tram però viene derubato da un borseggiatore, senza che egli se ne accorga fino al momento in cui deve pagare il conto al ristorante dov'è andato con Mimì. Poiché i due non hanno soldi, paga per loro un signore gentile, seduto al tavolo accanto, ma la polizia, che il padrone aveva già chiamato, trova i documenti di Rodolfo non in regola, e lo fa espellere immediatamente dalla Francia e rimandare a Tirana. Dopo qualche tempo, Rodolfo riesce a tornare, passando la frontiera nascosto nel portabagagli di un'automobile, e gli amici lo riportano a Parigi. Intanto Marcel amoreggia con Musette, che lavora al suo giornale. Cercando Mimì, Rodolfo viene a sapere che non lavora più alla tabaccheria, ma vi capita spesso col fidanzato, che è quel gentile signore che aveva pagato il conto al ristorante. Appena la ragazza vede Rodolfo, lascia il suo nuovo fidanzato per lui. Intanto Blancheron, volendo diventare collezionista, compra dal pittore un quadro per millecinquecento franchi. Gli amici decidono una gita in campagna con le ragazze, alle quali comprano del vestiti sulle bancarelle. Dopo la felicità del picnic, i tre artisti sono di nuovo senza soldi e tutti hanno fame; Schaunard divide con gli altri ciò che ha: del pane. A questo punto Musette abbandona Marcel per un gentile agricoltore, mentre Mimì, pur amando Rodolfo, torna dal signore gentile perché con Rodolfo è difficile vivere. Lui comprende e se ne va. Giunge poi un autunno molto freddo. Il giorno di Ognissanti i tre amici contemplano una vetrina piena di specialità gastronomiche, poi vedono un gruppo di giocatori ad un tavolo e Schaunard, partecipando al gioco, vince. Così i tre possono mangiare, ma Rodolfo e Marcel, abbandonati dalle donne che amavano, sono tristi. A casa di Rodolfo giunge improvvisamente Mimì, infreddolita e ammalata, e l'innamorato la fa restare e l'assiste con premura. La ragazza è grave e sa che morrà presto, e Rodolfo lo indovina.